Avalon La Grande Avventura

La nostra associazione è figlia degli anni 2000.
La quasi totalità del nostro staff ha scoperto il maestoso mondo del gioco di ruolo dal vivo avvicinandosi a una delle tante associazioni che popolavano l’Italia, prima ancora dell’esistenza dei social network.
Negli anni 2000, tranne qualche rara eccezione, ogni associazione organizzava principalmente eventi fantasy.
Se le nuove leve del gioco di ruolo dal vivo vedessero le nostre foto dei tempi rabbrividirebbero: costumi raffazzonati alla meglio o cuciti dalla nonna sarta, spade in materassina tenute insieme dallo scotch, archi della Decathlon dai colori bizzarri immortalati a vita da terribili apparecchi fotografici.
Prima di Mytholon e prima di tutti gli artigiani del cuoio e del lattice che oggi rendono gli eventi (ed i giocatori) belli, eleganti e credibili.

Eppure, parlando dal cuor nostro, ci divertivamo come dei bambini mal cresciuti già vent’anni fa, dentro ai costumi cuciti dalla nonna e brandendo spade in gaffa. In quei parchi abbiamo trovato amici, amori, compagni di vita.
PERSONE che tuttora accompagnano le nostre vite, ed altre che purtroppo abbiamo perso.

Ed è per tutte queste ragioni che per noi AVALON è una sfida.
È una sfida poniamo a noi stessi, nel prendere un genere ancora oggi molto in voga e cercando di farlo nostro, ma con la filosofia ed estetica di gioco che ci caratterizza. Quella stessa filosofia ed estetica che abbiamo coltivato negli anni, usando quello che abbiamo imparato da quelle persone che oggi chiamiamo i veterani.
È una sfida che lanciamo anche a tutti i giocatori pronti ad accoglierla: novizi, esperti, veterani, giocatori di breve-lunga-media durata. Vi sfidiamo a costruire con noi questo mondo chiamato AVALON e a renderlo tanto emozionante e coinvolgente quanto lo sono state per noi le casacchine gialle dei master ed i labirinti costruiti con il nastro rosso e bianco.

Vogliamo sfidarvi e sfidarci per una sola e semplice ragione.
Perché senza quelle casacchine, senza quelle spade, senza gli artigiani del lattice e del cuoio, senza i veterani, i novizi, le persone…

Senza tutto questo, negli infiniti mondi della nostra fantasia, saremmo sempre soli.